Esiste una relazione stretta tra mente e cervello, esso riveste un ruolo che esula dalla mera funzione nutritiva e si è arricchito nel tempo di importanti significati comunicativo -relazionali. Il cibo è relazione e la connotazione relazionale e sociale del “mangiare” con i suoi diversi significati, accompagnerà l’individuo per tutta la vita, dall’infanzia alla vecchiaia. Ogni giorno ci nutriamo non solo di cibo, ma anche di eventi e di emozioni nel modo più funzionale. L’essere umano si alimenta tramite la deglutizione e la disfagia conseguente a particolari patologie, segna la fine della possibilità di deglutire in modo fisiologico. Tale perdita è da considerarsi a tutti gli effetti un lutto e come tale deve essere elaborato con lo scopo di una convivenza più funzionale e di una accettazione delle modalità alternative di alimentazione.
Con il termine disfagia si indica un disturbo dell’atto deglutitorio tanto di cibi solidi quanto liquidi, colpendo qualsiasi fascia d’età. In Italia sono oltre 6 milioni i pazienti affetti da disfagia, un disturbo caratterizzato da difficoltà nella deglutizione. Nei bambini ha una prevalenza tra il 25% ed il 45%, mentre negli adulti circa il 40 per cento presenta disturbi di deglutizione, che salgono nelle persone che hanno subito un ictus (con punte fino all’80%) o soffrono di Parkinson (52-82%) o Alzheimer (84%).
Il webinar gratuito Menù Scomposto si propone come serata per fornire consigli pratici ai caregiver con l’intento di rendere il pasto un momento sicuro, piacevole e alla riscoperta dei sapori perduti.
Conducono Giuditta Cussigh logopedista e Claudia Barbera psicologa, psicoterapeuta, specialista in neuropsicologia.
Orario: 20.30
Scrivere a info@spaziooblo.it per ricevere il link d’accesso alla piattaforma Zoom.