Il parto è una questione di donne? Fisicamente sicuramente sì, ma i nuovi modelli di relazioni familiari hanno fatto emergere un partecipante relativamente nuovo: il papà, presente sia nei nove mesi di attesa che durante il travaglio e il parto vero e proprio. Anche se in questo periodo di restrizioni, in molti casi i papà non sono ammessi in ospedale, o quantomeno in sala parto, quanto emerge da tutti i fronti è l’importanza della consapevolezza, del rispetto senza giudizio e dell’ascolto.
I nove mesi di attesa sono per lo più un momento di passaggio tra la coppia che era e la famiglia che sarà, per questo è bene prepararsi entrambe ad affrontare il cambiamento. Un passaggio lungo nove mesi durante i quali il papà può “sentire” il bambino soprattutto attraverso la mediazione della mamma e del suo pancione. Per questo quando il neonato sarà arrivato potrà capitare che il neopapà si senta sopraffatto, impaurito e che viva momenti di sconforto e lontananza emotiva.
Non tutti gli uomini reagiscono allo stesso modo ma un percorso pre e post parto per l’uomo, in questo momento in cui è forzatamente “tagliato fuori”, è più che mai necessario.
Quando: martedì 15 febbraio in diretta online
Orario: 20.30 – 22.00
Conducono Francesca Pavan, educatrice perinatale e couselor
Gratuito per chi accede in presenza alla proposta Una coppia alla volta… Al parto
Costo singolo incontro 25 euro per i soci 30 euro per i non soci
Pacchetto promozionale riservato ai soci 5 incontri preparto attivo e consapevole 100 euro
Info allo 0432 25543
Pagamento anticipato mezzo PayPal (richiedi link) oppure mezzo bonifico bancario:
IBAN: IT36 C030 6912 3441 0000 0010 280
intestato all’APS CROT Varia Umanità
causale: un papà accanto